“Mucchio D’ossa” di Stephen King

Trama

Mike Noonan è uno scrittore di successo, ma dopo la tragica morte della moglie ha perso completamente l’ispirazione . Di notte è tormentato da incubi terribili, talmente reali da fargli perdere quasi la ragione. Quegli incubi riguardano la casa nel Maine, dove lui e sua moglie trascorrevano le vacanze estive.

Una forza oscura lo attira in quel luogo dove conosce Mattie, una giovane madre rimasta vedova, che sta combattendo una battaglia senza speranza contro il ricchissimo suocero, che vuole portarle via la sua piccola bambina.

Nella casa in riva al lago presto cominciano a manifestarsi strani fenomeni che coinvolgono Mike in strane visioni a metà tra il sogno e la realtà.
Molti anni prima qualcosa di terribile e accaduto in quel luogo. Qualcosa che ha coinvolto tutta la comunità e le generazioni future.

Qualcuno si è vendicato e vuole vendicarsi ancora, e Mike si ritrova in mezzo a questa lotta tra bene e male.
Lui non è solo uno spettatore, ma suo malgrado è parte integrante della maledizione che incombe su tutti loro. Nemmeno il tenero affetto per Mattie e sua figlia riuscirà a fermare questa terribile forza, che non si rassegna alla perdita che ha subito.

Recensione

Sicuramente “Mucchio D’ossa” non è tra i romanzi più popolari di Stephen King, anche se ne è stata ricavata una miniserie televisiva con protagonista l’attore Pierce Brosnan andata in onda nel 2011.

Pubblicato per la prima volta nel 1998, ha però una peculiarità: è completamente scritto in prima persona, cosa non usuale per i romanzi di King, inoltre affronta temi che esulano dal tipico clichè horror.

Il tema del processo creativo di uno scrittore, il suo esaurirsi a causa di un evento tragico.
La descrizione di una comunità apparentemente accogliente ma in realtà chiusa nelle sue dottrine morali e ostile con chiunque venga da fuori.
Il potere che ha il denaro sulla vita di ognuno di noi.
Il razzismo celato ma affiorante negli atteggiamenti e nelle parole dei protagonisti, sono tematiche ancora oggi di grandissima attualità.

Aldilà degli spettri che tormentano Mike Noonan, King fa una descrizione di un tipo di America che anche oggi, dopo ventidue anni è molto attuale.

Proprio in questi giorni stiamo assistendo alle feroci proteste, dopo l’uccisione da parte della polizia, di un afroamericano a Minneapolis. Centinaia di persone sono scese in piazza per dire basta, ma altrettante sono nelle loro case a compiacersi dell’operato della polizia.

Una parte d’ America è questa, e King ce la descrive molto bene nel suo libro.
Qui non ci sono mostri che divorano bambini o vampiri che sterminano intere città.

In questo romanzo ci sono anime tormentate che hanno subito una perdita terribile da parte di uomini terribili. Anime che vogliono vendetta e che non troveranno pace finché non l’avranno ottenuta.

“Mucchio D’ossa” è sicuramente un libro da leggere tutto d’un fiato, e io ve lo consiglio in modo assoluto!

Pierpaolo Mantovani

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